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Confettura di Patata e Tartufo

Confettura di Patata e Tartufo

da Lunigiana Tartufo

3,5011,00

Confettura Patata e Tartufo

Con patate e zucchero e Tartufo nero uncinato (tuber uncinatum) e Tartufo nero estivo (tuber aestivum) 6,0%, con tartufi cercati direttamente dal produttore e le patate a km zero prodotte dall’azienda, golosa, sana e genuina!

L’abbinamento patata e tartufo è un classico della cucina, questa confettura si presta ad accompagnare formaggi e carni che ben si abbineranno ad entrambi gli ingredienti!

Disponibile in vaso da 40 g, da 100 g o da 200 g

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Quantità

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COD: N / A Categoria:
Confettura di Patata e Tartufo

Recensito da

Arianna

L'artigiana

L'azienda sempre alla ricerca di accostamenti e nuove delizie al tartufo ha preparato una speciale confettura di patate, naturalmente le patate sono coltivate in azienda, provala per condire la pasta, una scoperta!
  • Lunigiana Tartufo nasce dalla passione e dall’esperienza maturata in tanti anni di caccia al tartufo da parte di Simone Mori una Guida Ambientale Escursionistica che oltre alla passione per il tartufo porta avanti la propria azienda agricola coltivando frutta, verdura e legumi di qui l’idea di creare una propria linea di delizie ecco come nasce Confettura di Patata e Tartufo
  • La linea di confetture è pensata per realizzare delle specialità con accostamenti e sapori anche insoliti tutti a base dei preziosi funghi ipogei, i tartufi, raccolti personalmente da Simone, ma oltre alle ricette originali l’azienda si fa garante di usare le proprie materie e i propri prodotti coltivati per offrire una filiera a km zero!

La Confettura di Patata al Tartufo è allo stesso tempo golosa preparata con Tartufo nero e patata coltivate dall’azienda, zucchero è allo stesso tempo un prodotto genuino e naturale, provatela con le carni grigliate!

Regione

Tempo di preparazione

Ingredienti

Cipolle
Zucchero
Succo di limone
Uvetta
Tartufo nero uncinato (tuber uncinatum) e Tartufo nero estivo (tuber aestivum) 6,5%

Formato

Vaso da 40 g, Vaso da 100 g, Vaso da 200 g

Valori nutrizionali

K cal. 185
Kj 773
Grassi 0,1 gr
di cui Acidi grassi saturi 0,00 gr
Carboidrati 44,7 gr
di cui Zuccheri 33,8 gr
Proteine 1,3 gr
Fibra 0,8 gr
Sale 0,00 gr

Modalità di conservazione

CONSERVARE IN LUOGO FRESCO E ASCIUTTO AL RIPARO DA FONTI DI LUCE E CALORE

Una volta aperto conservare in frigorifero e consumare entro qualche giorno

tartufo della Lunigiana

La Lunigiana è una terra incontaminata dell'Alta Toscana, nell'Appennino Tosco-Emiliano qui il tartufo è una vera eccellenza, un prodotto di alta qualità grazie ad un microclima unico e particolare e un territorio ricco di torrenti di acqua sorgiva, incontaminato. L'azienda agricola Lunigiana Tartufo nasce sull'impulso di Simone Mori , esperto di tartufi e GAE (Guida Ambientale Escursionista) molto legato al suo territorio e alle sue tradizioni, Simone, ogni giorno percorre più di trenta kilometri insieme ai suoi fedeli cani alla ricerca dei pregiati tartufi. Una volta trovati i tartufi nei boschi della Lunigiana, li lavora creando una linea di confetture, condimenti e altre prelibatezze a base di tartufo con una prerogativa quella di usare principalmente materie prime coltivate in azienda in modo da offrire una filiera diretta a km zero. In cucina numerose sono le ricette con il tartufo , il pregiato fungo si presta ad essere impiegato in svariate ricette, dalle uova al tartufo , al riso e alle carni e con numerosi primi piatti come i classici tagliolini la tartufo, in Lunigiana trova un'ottima interpretazione con uno dei prodotti principe della tradizione della cucina lunigianese: il testatolo al tartufo. I testaroli sono un formato di pasta di grano tenero molto antico (alcune fonti ne indicano l'uso in epoca romana) il cui utilizzo è stato sviluppato nell'area della Lunigiana e dell'estremo levante ligure. caratteristica di questa pasta è il processo di cottura che dà il nome stesso al prodotto. Infatti l'impasto di farina O, sale e acqua alla giusta densità, veniva cotto per pochi minuti (senza essere girato) in particolari pentole di ghisa o terracotta chiamate “ testi ” da qui prendono il nome.

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