€10,00
Wine Tuscan rosé obtained from Sangiovese and Shiraz grapes
Light, fresh and lively in the mouth!
Bottiglia da 750 ml | annata 2020-2021
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Rosé wine made according to the Provençal recipe: soft pressing and short maceration on the skins, then racking. The result is a pleasant wine (especially in summer), vintage, mineral and with a long persistence fruity and floral notes, from rose first of all, hence the name.
The blend includes a 50% of Syrah (the traditional vine used in Provence for rosé) and a 50% of Sangiovese to give it a Tuscan touch. Wine much appreciated by a young public not very familiar with the world of wine, but also appreciated by connoisseurs for its quality.
It is recommended to serve it fresh.
Grapes: Sangiovese and Shiraz
Vineyard: south-south-west exposure, altitude 260 m above sea level
Training system: spurred cordon
Harvest period: within September 20th
Vinification: racking immediately after kneading and fermentation in white at a controlled temperature in steel vats
Refinement: steel
Alcoholic content: 13.5% vol
Serve at 15°C
Colore: vino dal bel colore rosato intenso con lievi riflessi violacei.
Olfatto: Profumo fine, intenso, etereo con note di fiori e frutti rossi, cerasuola.
Palato: sapido e leggero al palato con buona freschezza, vivacissimo…non sta nella bottiglia.!!
Abbinamenti: perfetto per cominciare si abbina poi a piatti di pesce e carni bianche
Temp. di servizio: 15°
| Format | 750 ml bottle |
|---|---|
| Preparation time | |
| Organoleptic profile | Color: wine with a beautiful intense rosé color with slight violet reflections |
| Recommended combinations | Ideal as an aperitif or on Tuscan appetizers (mix of cured meats, cheeses, bruschetta, croutons, etc.), it can be easily combined with fish and white meat dishes, or even unstructured aprimi (like pasta with tomato sauce) |
| Certifications | |
| region |
Al Corno si gode il passato di cui si conserva pregiata memoria, grazie ad un restauro della Tenuta che potremmo definire "al naturale", con l'impianto della Fattoria ancora autentico. Martino Bessi, anima commerciale dell'azienda, ci accoglie e letteralmente ci fa entrare nel mondo de Il Corno, un mondo ora come allora fatto di persone che non solo lavorano ,ma che vivono l'azienda e nell'azienda; il senso di appartenenza è fortissimo. Varcando la soglia della fattoria, entrando nell'androne, le pareti fanno bella mostra degli attestati di epoca littoria dove era l'olio e non il vino che doveva essere coltivato secondo i dettami dell'epoca. Dopo la caduta del fascismo, il vino ha acquistato sempre più "terreno" ed importanza, fino ad esprimere oggi più che mai il suo carattere e le sue peculiarità. I terreni su cui insistono queste antiche vigne - perché è di questo che si tratta, di antiche vigne quindi bassa resa ma grande espressione - sono di argilla e sasso, che il mare ha lasciato, ritirandosi milioni di anni or sono; visitando l’azienda nelle cantine è addirittura possibile vederlo il sottosuolo dove crescono le viti.
La produzione spazia dal bianco, ai rossi IGT al Colorino in purezza, vero fiore all'occhiello dell'azienda, prodotto in Italia da due sole aziende.
