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Pecorino Rosa di Seggiano

Pecorino Rosa di Seggiano

da Casa Pedona

12,0046,40

Pecorino Rosa di Seggiano

Formaggio di latte ovino, assapora tutta l’essenza di un grande formaggio. In bocca esprime grande piacevolezza e rotondità. Sensazioni lattiche e di nocciola. Rosa dal colore unico della crosta. Buono così con il pane fresco e a chi piace una macinata di pepe che ne esalta il sapore.

  • un quarto di forma Peso variabile 350 g
  • mezza forma Peso variabile 700 g
  • e forma intera Peso variabile  1,4 kg

 

 

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Quantità

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Pecorino Rosa di Seggiano

Assaggiato da

Simona

L’Esploratrice

Un gran pecorino, genuino, fresco, e sapido, buon così. Noi in Toscana, ci aggiungiamo un filo d'olio e si mangia con il pane.

Casa Pedona  produce un formaggio veramente unico a latte di pecora ma non possiamo chiamarlo pecorino, ha un nome che rispecchia la sua caratteristica davvero unica, ecco come nasce Pecorino Rosa di Seggiano

Lo Scoppolato di Pedona

Ridare vita ad un formaggio di pecora diverso con uno spirito nuovo. È nato cosi Lo Scoppolato diventato piano piano, con sacrificio ed amore, una ricercata realtà apprezzata da giornalisti gastronomici, chef stellati ma soprattutto dai tantissimi appassionati del buon formaggio. Un sogno che è diventato una buonissima realtà! Perché, ricordiamo, mai abbandonare i sogni quando ci svegliamo al mattino. Nel processo il prodotto viene sottoposto ad una stagionatura con una particolare umidità in modo da ottenere un prodotto a giusta stagionatura e da esaltarne il sapore.  Lo Scoppolato è un’esperienza gustativa. Non solo per chi ama il formaggio ma anche per chi desidera scoprirne un sapore intenso.

Pecorino Rosa di Seggiano

Piacevole, fresco sapido il Pecorino Rosa, prodotto a Seggiano. Un luogo incantato e incontaminato. Dove ancora oggi si perpetuano i ritmi e i metodi artigianali di un tempo. Un territorio che esprime tutta la genuinità dei suoi prodotti. E’ un formaggio prodotto con latte ovino. La cagliata si ottiene da una lenta coagulazione. A cui segue la soffice pressatura e la salatura a secco.  Dopo la salatura viene messo a maturare. E’ caratterizzato infatti da una media maturazione. Il gusto è rotondo ma allo stesso tempo fresco.

Al Palato si sprigionano aromatiche sensazioni di latte, sentori di nocciola ed una piacevole sapidità.
Inoltre la tipica crosta rosa caratterizza il prodotto rendendolo unico.

Il Rosa di Seggiano è ottimo così  al naturale, un perfetto fine pasto . Provalo con un filo di olio extra vergine di oliva accompagnato dal pane senza sale! o con una macinata di pepe nero che ne esalta il sapore. Si abbina bene ai vini rossi.

 

 

 

 

 

 

 

Peso 1,800 kg
Conservazione

Quanto si conserva? Vedi etichetta
Come si conserva? Conservare in luogo fresco e asciutto al riparo dalla luce e dal calore

Ingredienti

LATTE ovino pastorizzato, sale, caglio, fermenti lattici selezionati. Trattato in crosta con conservante E235, coloranti E172, E171, E127. Crosta non edibile.

Valori nutrizionale per 100 g

Energia 1396 kj / 337 kcal, Grassi 28,0 g, di cui acidi grassi saturi 21,0 g, Carboidrati 0 g, di cui zuccheri 0 g, Proteine 22,0 g, Sale 1,0 g

Casa Pedona

Ecco la storia che ha dato l'impulso a Casa Pedona , alla ricoperta dello " scoppolato di Pedona "! A metà 800 Giobatta Pacini, possidente terriero di Lucca, decise di acquistare un grosso gregge di pecore a far pascolare sui terreni alti di Seimiglia affidandolo ad un pastore; Tristano da Pedona. Tristano, di tanto in tanto, si recava a Lucca per portare il formaggio di pecora prodotto, sempre di scarsa qualità. Un fatto inspiegabile. Dopo una “ Scoppolata ” reverente (L'immancabile coppola caratterizzava Tristano), confessava al Pacini che quel formaggio non era quello che si aspettava. “Forse è l'erba che mangiano le pecore!” Si giustificava, ma il segreto c'era. Tristano acquistava da un vicino contadino del latte di mucca che mischiava con quello di pecora, ricavando così abbastanza latte dagli ovini per farci, per proprio conto, del formaggio pecorino puro , profumato e saporito che andava a nascondere facendo stagionare in una grotta. Chissà come fu che il Lucchese intuì che dietro a quel formaggio di scarsa qualità c'era un giallo che doveva essere risolto. Mandò a chiamare il pastore che dopo la solita “scoppolata”, ribadì che se il formaggio non era tanto saporito la colpa non era sua. Dopo questa risposta evasiva, una mattina, zitto zitto, Giobatta salì all'ovile di Tristano e lo incontrò mentre usciva da una grotta. Il pastore, vedendolo, impallidì e salutò il padrone con la solita “scoppolata” ma venne spinto dal Pacini all'interno dell'anfratto nel quale c'era un buon profumo di cacio . In una nicchia, avvolte nella paglia, c'erano decine di forme di formaggio. Giobatta con un coltello scapezzò la forma e ne trasse dall'interno una scaglia: un sapore ineguagliabile ! A quel punto il pastore dovette confessare il malfatto. “Altro che scoppolato di Pedona !” - esclamò furioso il Pacini. E masticando quel pezzo gustoso di formaggio aggiunse: “tu non sei una persona educata che si toglie la coppola davanti al padrone. Sei un furfante. Ma da ora in poi produrrai questo formaggio conservandolo per la stagionatura nella nicchia della grotta . Per me, s'intende.” Dopo una decina di anni Tristano smise di fare la “scoppolata”. Un infarto lo portò all'altro mondo e con lui smise la produzione di questo formaggio inconfondibile. Oggi riscoperto da me, Gabriele Ghirlanda, quando la passione riesce a creare prodotti unici!

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