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Olio Extravergine di Oliva Piantone di Mogliano Tiberi

Olio Extravergine di Oliva Piantone di Mogliano Tiberi

da Occhio di Gallo

20,50

Olio Extravergine di Oliva Piantone di Mogliano Tiberi

Olio di un leggero fruttato armonico, prodotto da olive varietà Cultivar Piantone di Mogliano 100%. Olio di un fruttato leggero armonico di colore giallo oro. Al naso si percepisce un buon fruttato leggero con note erbacee, richiami di mela, sentori di pomodoro e mandorla. Al gusto dolcezza seguita da amaro e piccante leggeri.

Al 25° Concorso regionale degli Oli Extra Vergini delle Marche “L’Oro delle Marche” 2024 ha avuto i prestigiosi riconoscimenti dei O.L.E.A. con le “5 gocce d’oro” e “Lode di Eccellenza”

Provalo con le carni bianche.

L‘olio extravergine d’oliva marchigiano un eccellenza italiana, un prodotto genuino che saprà esaltare e arricchire i tuoi piatti.

Bottiglia da 500 ml

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Olio Extravergine di Oliva Piantone di Mogliano Tiberi

Recensito da

Filippo

L'ambasciatore

l’Azienda Agricola Tiberi David si trova a Loro Piceno nelle verdi colline marchigiane a un’altitudine di 400 metri slm ed è qui che nasce l’ Olio Extravergine di Oliva Piantone di Mogliano Tiberi

Olio Extravergine di Oliva Piantone di Mogliano Tiberi

Siamo nelle colline marchigiane nel maceratese. Qui la famiglia coltiva le varietà di olive Leccino, Coroncina e Piantone di Mogliano. Un territorio che si è distinto per le politiche di tutela dell’ambiente e del suolo e nella valorizzazione della tipicità dei prodotti. Tra le regioni adriatiche, le Marche rappresentano la regione più a nord dove l’olivo costituisce la maggior coltura arborea. La regione beneficia delle temperature che non presentano durante l’anno valori molto elevati o estremamente bassi, comportando questo ottimi valori del contenuto polifenolico negli oli prodotti. L’Olio extravergine delle Marche è un ottimo condimento per esaltare il sapore dei piatti, è allo stesso tempo sano e nutriente. E’ un alimento ricco in acidi grassi monoinsaturi, vitamine e antiossidanti.

Cosa lo rende speciale?

Come del resto l’olio extravergine di oliva di qualità prodotto nelle varie regioni italiane. L’olio extravergine d’oliva delle Marche si distingue per la sua unicità. Le sue caratteristiche organolettiche sono il risultato di un perfetto mix tra il terroir, il clima ventilato e l’esposizione al sole e le varietà di olive autoctone.

La produzione dell’olio

Nelle Marche, l’olio extravergine d’oliva viene prodotto con metodi tradizionali.  La raccolta delle olive si fa ancora a mano o con l’aiuto di attrezzature che rispettano il frutto. Entro poche ore dalla raccolta si esegue la frangiture al frantoio per garantire la massima freschezza e qualità dell’olio.

La varietà Piantone di Mogliano 

Sinonimi: Piantone (Macerata), Raggiola (San Severino), Oliva Riccia (Pieve Favera). Rosciola (Tolentino), Limoncella (Monte san Martino), Maglianese (Gabbiano di Fermo), Nibbiu (Treia).

Area di Diffusione : cultivar marchigiana, diffusa principalmente nella provincia di Macerata. Con maggiore concentrazione nei comuni di Mogliano, Macerata e limitrofi, fino alle aree interne della provincia, ad altitudini superiori ai 600 m s.l.m.

Caratteri Produttivi: Entrata in produzione delle piante precoce. Viene coltivata in terreni poveri e ghiaiosi per l’elevata resistenza alla siccità. Consistenza della polpa e resistenza al distacco elevate, fino a maturazione avanzata. Periodo ottimale di raccolta intorno alla metà di novembre.

Note di degustazione:

Olio di ottima qualità. Presenta un fruttato leggero. Al palato, fluido, dolce. Ha un elevato contenuto in acido oleico e buon rapporto insaturi e saturi. Varietà a duplice attitudine.

Si accompagna a carni  bianche e piatti di pesce leggeri. Con le minestre.

La varietà di oliva Piantone di Mogliano presenta invaiatura tardiva e scalare. Colore dei frutti dal verde chiaro al rosso violaceo, con lenticelle evidenti.
Diffusa prevalentemente in tutto il territorio del Maceratese. Consistenza della polpa e resistenza al distacco elevate a maturazione avanzata. Ha una drupa di dimensioni medio-grandi di circa 2 – 3 g, di forma ovoidale.

 

Note di degustazione:

Olio di un fruttato leggero armonico di colore giallo oro. Al naso si percepisce un buon fruttato leggero con note erbacee, richiami di mela, sentori di pomodoro e mandorla. Al gusto dolcezza seguita da amaro e piccante leggeri.

Varietà di Olive: Cultivar Piantone di Mogliano 100%.- Al 25° Concorso regionale degli Oli Extra Vergini delle Marche “L’Oro delle Marche” 2024 ha avuto i prestigiosi riconoscimenti dei O.L.E.A. con le “5 gocce d’oro” e “Lode di Eccellenza”

Si accompagna alle minestre, ai secondi leggeri.

L‘olio extravergine d’oliva marchigiano un eccellenza italiana, un prodotto genuino che saprà esaltare e arricchire i tuoi piatti.

Formato

Bottiglia da 500 ml

Tempo di preparazione

Profilo organolettico

Colore: giallo oro
Odore:  con note erbacee, richiami di mela, sentori di pomodoro e mandorla. Fruttato di oliva leggero
Sapore: Al gusto dolcezza seguita da amaro e piccante leggeri.

Abbinamenti consigliati

si abbina a piatti leggeri di carni bianche e pesce e a minestre

Regione

Occhio di Gallo

Sono passati alcuni anni da quando ho scoperto per la prima volta un sapore nuovo, unico! Mi trovavo tra i banchi di un evento di degustazione di vini ad Asti e tra i tanti produttori, molti già li conoscevo, intravidi una bottiglia molto particolare e un'etichetta, mai vista prima, che lo era altrettanto. Era raffigurato in primo piano a colori sgargianti il profilo di un gallo! Subito mi avvicinai per capire di cosa si trattasse. Il sorriso e la simpatia di Emanuela, la produttrice, mi convinsero ad assaggiare quella che per me fu una nuova ed inaspettata esperienza sensoriale. Non era un vino passito, nemmeno un vino fortificato, ma un tipico prodotto della tradizione marchigiana, il "Vino Cotto Stravecchio Marca Occhio di Gallo" di Loro Piceno. Colsi così l'invito di Emanuela ad andarli a trovare nel loro piccolo paese sulle colline dell'entroterra marchigiano, una regione che frequentiamo spesso in estate e che amo molto per la bellezza del suo mare e per la morfologia del suo territorio, fatto di colline dolci e sinuose, coltivate principalmente a girasoli, viti e ulivi, a cornice delle strade che si alternano tra i sali e scendi tra un paesino e l'altro, tutti abitati da gente genuina, cordiale ed ospitale. Nel mese di agosto raggiungo Loro Piceno, un grazioso borgo tra le province di Macerata e Ascoli Piceno ad un'altitudine di circa 400 metri. Alcuni casi portano ancora evidenti segni del terremoto che ha colpito qualche anno fa questi territori, ma la cordialità dei suoi abitanti è rimasta intatta. La mia visita inizia nella vigna della famiglia Tiberi, poco più di due ettari, dove si coltivano in modo naturale e sostenibile i cinque vitigni che costituiscono la base di questo prodotto straordinario: Verdicchio, Malvasia, Montepulciano, Trebbiano e Sangiovese. Dunque si tratta di vitigni a bacca bianca e rossa sapientemente assemblati. La vendemmia rigorosamente a mano dei grappoli migliori e la produzione in cantina impegnano tutta la famiglia che, nonostante la fatica, si dedica al proprio lavoro sempre con tanto entusiasmo e con il sorriso! Per un risultato sempre eccellente, anno dopo anno. Dopo la vendemmia ci spostiamo in cantina, dove i grappoli giungono in piccole cassette e passano alla pigiatura e dove solo la forza delle braccia aziona il pesante torchio tradizionale. Da qui si ricava un mosto ricco e profumato che viene fatto "sobbollire" molto lentamente in un grosso calderone con il fuoco di sola legna di quercia che, come mi ha spiegato Emanuela, è un tipo di legna che produce poca fiamma, ideale in questa fase della produzione. Questo procedimento aiuta a concentrare il mosto, riducendo fino ad un terzo il suo volume e permette di caramellare gli zuccheri dell'uva. Solo dopo molte ore e molta pazienza nel rigirarlo di tanto in tanto, viene fatto raffreddare e il giorno successivo viene trasferito in piccoli caratelli di legno di rovere, dove lentamente inizierà a fermentare in modo spontaneo per molto tempo, anche un anno! Terminata la sua fermentazione riposerà ancora molti anni prima di essere imbottigliato. Quel giorno ebbi il privilegio di assaggiare l'annata più vecchia, il vino cotto dei nonni, prelevato direttamente dalla piccola botte, annata 1964! Perché "occhio di gallo"? Perché gli anziani che producevano questo nettare dicevano che per essere buono il Vino Cotto, doveva avere il colore dell'occhio del gallo! È un vino tipico conosciuto fin dai tempi degli antichi romani, quando non mancava nei banchetti dei patrizi e degli imperatori, citato anche da Plinio il Vecchio. Successivamente fu apprezzato da papi, re e principi. Oggi viene gustato nelle feste familiari, nelle occasioni più importanti e nei banchetti per accompagnare i dolci tradizionali, ma anche utilizzato in cucina per insaporire le carni o per preparare il sugo dei "vincisgrassi", piatto tipico marchigiano. Un vino molto particolare e amato dai marchigiani (e non solo) tanto che ogni anno ad agosto tutto il paese di Loro Piceno organizza una sagra in suo onore che dura diversi giorni, durante i quali si beve e si fa festa fino a notte fonda! Si abbina egregiamente alla pasticceria fresca a base di creme oa quella secca. Bevuto caldo è anche un ottimo e corroborante rimedio per dare sollievo in caso di tosse. Il matrimonio perfetto è sicuramente quello con il cioccolato fondente extra e, per chi ha gusti ancor più particolari, con un buon sigaro invecchiato. Questo lo rende sicuramente uno dei migliori vini da meditazione che io abbia mai assaggiato!

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