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Barolo D.O.C.G. Terlo 2018

Barolo D.O.C.G. Terlo 2018

da Azienda Agricola Cagliero

30,00

Barolo prodotto con uve del cru Terlo
Annata 2018
Bottiglia da 750 ml

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Quantità

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COD: CGLCN01BRLTR01 Categorie: , , ,
Barolo D.O.C.G. Terlo 2018

Assaggiato da

Filippo

L'ambasciatore

Una volta si diceva che il Barolo era il vino dei re ed il re dei vini. Oggi che i re sono passati di moda, il Barolo è divenuto un vino di classe, di prestigio, la cui eleganza non ne ha alterato la grande struttura, né la ricchezza dei profumi e del sapore, che rimane una garanzia di pregio e di tipicità.
Il vitigno principale con cui viene prodotto è il Nebbiolo, nelle sottovarietà Lampia e Michet, la zona di produzione, ovviamente, quella del Barolo, una zona a suo modo piccola, circoscritta ai colli ed alle valli di soli undici comuni.
Il Barolo Terlo è un Barolo più delicato, più tenue (anche nel colore), più femminile e meno muscoloso rispetto al Ravera. Al naso persistono ancora gli aspetti floreali, mentre si avvertono meno le note speziate; interessante per corpo e struttura, per certi aspetti ricorda quasi più un Barbaresco, adatto ad una vita in bottiglia medio-lunga. Decisamente diverso quindi dal Barolo Ravera  che si esprime come un barolo molto classico, potente, di bel colore (per essere un barolo ovviamente), al naso molto speziato, lungo, persistente, di grande corpo e struttura ma anche morbido ed elegante dopo il giusto affinamento, adatto sicuramente ad una vita in bottiglia lunghissima.
La gradazione alcolica minima è di 13% vol.

Formato

Bottiglia da 750 ml

Tempo di preparazione

Abbinamenti consigliati

Con arrosti, formaggi stagionati, piatti a base di selvaggina, stufati e carni cotte alla brace; da provare anche per accompagnare antipasti saporiti e primi piatti conditi senza avarizia

Consigli di degustazione

La temperatura di servizio ottimale è di 18 °C

Certificazioni

Regione

Azienda Agricola Cagliero

Il mio viaggio alla ricerca delle migliori eccellenze piemontesi inizia tra le strade che percorrono i profili curvi e sinuosi delle colline di Langa, uno dei vigneti più grandi e importanti d'Italia, nel comune di Barolo. Poco distante dal centro di questo piccolo e meraviglioso paese che dà il nome all'omonimo vino, all'ingresso della cantina che si affaccia su un panorama fiabesco, dove i filari accesi dai colori autunnali e "pettinati" con cura dal lavoro dell'uomo abbracciano lo sguardo, mi accoglie Stefano Cagliero, titolare dell'azienda che da tre generazioni trasforma le preziose uve coltivate nei loro vigneti nei più tipici e ricercati vini piemontesi, conosciuti in tutto il mondo. I vini delle Langhe! Ho avuto il piacere di conoscere Stefano ad un evento di degustazione nel quale presentava il suo inebriante Barolo Chinato, prodotto secondo l'antica ricetta di famiglia con vero infuso di spezie ed erbe aromatiche! Ho accolto con grande piacere il suo invito a visitare l'azienda di famiglia. La visita è iniziata con una prima tappa fondamentale: l'ingresso della cantina, conservato così com'era in origine, una vera e propria stanza dei ricordi, lì dove tutto è iniziato nei primi anni del secolo scorso. I vigneti di proprietà si estendono su circa 6 ettari nelle migliori esposizioni a sud sud-est in zona collinari di media pendenza e altitudine di circa 300 metri sul livello del mare. La composizione del terreno è tipica di queste zone dove le radici della vite affondano nella Marna. In essa sono custodite le riserve d'acqua ei preziosi minerali che donano ai vini struttura, potenza ed estrema eleganza, unitamente ad una longevità che li migliora ed impreziosisce anno dopo anno! L'azienda agricola Cagliero può vantare tra i suoi Vigneti due dei crù più prestigiosi: Ravera e Terlo. I vitigni a bacca rossa coltivati con bassissime rese per ettaro sono il Dolcetto, il Barbera, il Nebbiolo e il Freisa. Una piccola parte è invece coltivata con uve bianche: Arneis, Favorita e Sauvignon Blanc. La produzione annua è di circa 45000 bottiglie. Nella cantina tradizione ed innovazione convivono in piena armonia. Accanto ai vecchi tini di cemento vetrificato, troviamo alcune barriques e tonneaux di pregiato Rovere francese di Allier, ma non poteva mancare le grandi botti di rovere di Slavonia, dove il vino ottenuto da un vitigno di "razza" come il Nebbiolo ha bisogno di essere gentilmente addomesticato per rendere sublime solo dopo il lungo e necessario affinamento, così come vuole la tradizione, prima di fregiarsi della DOCG "Barolo". Sarà anche per questo che i loro vini sono stati da sempre premiati, recensiti e riconosciuti come eccellenti dalle più importanti riviste specializzate del settore e nei più importanti concorsi nazionali e internazionali.

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