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Benvenuta Primavera! Api al lavoro!
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La natura ha il suo risveglio e porta con sé i colori e i profumi. Nell’aria svolazzano insetti e cinguettano uccellini di varie fogge e piumaggio, ma non solo. Benvenuta Primavera! Api al lavoro!

Benvenuta Primavera! Api al lavoro!

Le api sono infatti pronte a lasciare la loro disposizione agglomerata a“glomere”.  Per passare l’inverno e mantenersi al caldo si raccolgono, infatti, in una disposizione concentrata l’una sull’altra insieme ad un pò di scorte per passare i periodi più freddi. Con l’arrivo della primavera, le api tornano così a svolazzare e al loro frenetico lavoro: è il loro momento! Con l’arrivo di giornate più miti, le api si muovono di più all’interno dell’alveare e iniziano a esplorare l’esterno. Le api operaie nutrono la regina e iniziano a prepararla alla deposizione delle uova. Le bottinatrici escono, invece, per raccogliere nettare, polline, acqua e propoli. Nell’aria si avverte il loro ronzio e per gli apicoltori è tempo di iniziare le loro raccolte! Benvenuta Primavera! Api al lavoro!

Che varietà!

Già da marzo in Italia iniziano infatti a fiorire molte piante mellifere. Eccone alcune: Il Salice (Salix spp.) 🌿, il Mandorlo (Prunus dulcis) 🌸 che attira sempre molte api, il Tarassaco (Taraxacum officinale) 🌼 il Rosmarino (Rosmarinus officinalis) 🌿 con il suo miele aromatico, l’Albicocco (Prunus armeniaca) 🍑, il Pesco (Prunus persica) 🍑 che fornisce polline abbondante, l’Erica arborea (Erica arborea) 🌿 dal miele aromatico e ricco di proprietà. Nel corso dell’anno muteranno colori e sapori con l’avvicendarsi delle diverse fioriture e del relativo polline che andranno ad offrire. In certe regioni come la Toscana le api inizieranno da alberi e fiori come il tarassaco. Nelle zone costiere saranno attirate dall’erica. Da aprile sarà il turno dell’acacia e della sulla. A giugno castagno e il tiglio per poi d’estate toccherà al girasole, per finire in autunno con il corbezzolo.

In generale, in Italia le api hanno una grande varietà di alberi melliferi fondamentali. Basti pensare che in primavera sono in fioritura anche il Mandorlo, il Prugnolo, il Melo, il Pero e il Ciliegio. D’estate, è invece il momento del Tiglio, del Castagno, del Cipresso,  dell’ Eucalyptus. D’autunno, infine, oltre al Corbezzolo, ricordiamo l’Edera, la Quercia e il Platano. Questo solo per citarne alcuni. La varietà del clima consente così di avere una produzione continua. Il risultato è un prodotto che cambia per caratteristiche organolettiche e regala sfumature di gusto e colori caratteristici ognuno del proprio territorio.

Curiosi di scoprire i mieli italiani?

Non esiste un solo tipo di miele ma tante varietà ed ognuna con le sue caratteristiche peculiari tutte da scoprire. Assaggiarli e scoprirne l’unicità aiuta nel tempo a trovarne anche i giusti o intriganti abbinamenti. Il miele è infatti trasversale e ha un utilizzo che va da addolcire bevande come il tè ad esaltare formaggi e salumi. Si presta inoltre all’elaborazione di piatti, dalle creazioni dolci così come delle carni.

Curiosi di scoprirne qualcuno? Il miele di castagno scuro, al naso intenso, ricorda il legno e l’affumicato, in bocca è dolce con un finale amarognolo. Il Miele millefiori, contiene tutte le varietà delle fioriture nel momento presenti in quel determinato luogo. Il miele di arancio, intenso e fragrante, dal bouquet aromatico, floreale vi ricorderà il fiore degli agrumi.

Qualche consiglio di utilizzo? I mieli chiari e delicati come l’acacia, sono ideali per dolcificare caffè e bevande. Mieli dal sapore più deciso, come millefiori e castagno, corbezzolo e tiglio accompagnano i formaggi stagionati e dal sapore deciso. Per dolcificare le tisane, sono perfetti il miele agli agrumi, eucalipto e al rosmarino.

Tutti i tipi di miele sono da tavola, da spalmare su una fetta di pane fresco o sulle fette biscottate per una buona colazione!

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